Lettera dall'Ufficio Europeo Brevetti

Da aptiva.
(estratto della lettera ricevuta il 14 maggio 2009, il subject esatto e' "Saluti da Monaco di Baviera"....
La vicenda dei "nemici" e' in un altro passaggio non riportato.

> Come sai in Italia per il deposito di brevetti non c'e' esame, quindi
> l'esame di fatto ha luogo in tribunale nel momento in cui un concorrente
> lo infringe oppure, invece di chiedere licenza, decide di attacca rlo
> per nullita' (basta che trovi un documento [con data] in una biblioteca
> coreana, che ne demolisca la novita'/inventivita'/etc. :-) Anche per
> questo di solito si preferisce depositare un brevetto europeo (se non
> altro ha luogo una ricerca, un esame ed un periodo di opposizione dove i
> concorrenti cercano di farlo a pezzi, prima di cominciare a pagare delle
> annualita' per un pezzo di carta straccia :-)
> Il software viene tranquillamente brevettato quotidianamente (basta
> evidenziarne il carattere tecnico, interpretando il sw come soluzione ad
> un problema tecnico attaccandoci un po' di hardware + girando la
> frittata in metodo/processo/etc. etc. per superare le limitazioni
> dell'art 52 della  EPC che dice che il software non e' brevettabile "as
> such", quindi viene brevettato tranquillamente "non in quanto tale" :-).
> Come dicevi tu all'EPO viene depositato e concesso di tutto (poi se vai
> a vedere i brevetti concessi, scopri che durante
> l'esame/opposizione/etc. la maggior parte delle volte le rivendicazioni
> vengono talmente limitate (picture claim) che se uno aveva chiesto di
> brevettare un'intera bicicletta, alla fine si ritrova a pagare
> annualita' per un pedale o per una fotografia di una particolare
> implementazione che e' tranquillamente superabile leggendo appunto le
> rivendicazioni e cambiando una virgola. Alla concessione del brevetto il
> mandatario manda fattura e festeggia col cliente il grosso successo,
> tralasciando i dettagli  :-)
>
> In pratica, mentre in Italia di software viene brevettato poco o nulla
> (tanto l'invenzione e' comunque di proprieta' dell'azienda e quindi i
> dipendenti che si fanno vivi con idee delle notti insonni vengono messi
> in attesa di risposta) in Germania invece si brevetta qualsiasi
> stupidaggine (la legge tedesca prevede che se l'azienda non brevetta
> entro un certo periodo di tempo, il dipendente ha diritto a depositare
> il brevetto per conto suo, creando un rischio per l'azienda di un
> potenziale concorrente in casa che si mette poi a chiedere licenza per
> qualcosa sviluppato durante l'orario di lavoro e con i mezzi messi a
> disposizione dall'azienda :-) Quindi di fatto si brevetta di tutto (e'
> c'e' molto lavoro per i mandatari :-), ma poi per molti brevetti non
> vengono piu' pagate le annualita' dopo i primi anni ...
>
> A dire il vero di invenzioni che valgono qualcosa in azienda ne vengono
> brevettate ben poche, la maggior parte va a fare numero e peso
> nell'ambito di cross licence agreements tra le grosse aziende (design
> freedom per i propri dipendenti). Viene cosi' impedito ai piccoli di
> affacciarsi serenamente sul mercato (pensa che ci sono aziende che
> giorni prima di ogni gara mandano lettere terroristiche con minacce di
> azioni legali ai concorrenti invitandoli piu' o meno cortesemente a
> ritirare la propria offerta in quanto infringe loro brevetti (in
> allegato una lista di pagine con numeri di brevetti, non esaminabile
> cosi a breve termine :-)
.... l'allegato ovviamente non lo posso pubblicare.
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