Lettera dall'Ufficio Europeo Brevetti
Da aptiva.
Versione delle 21:46, 8 apr 2015, autore: Renzo (Discussione | contributi)
(estratto della lettera ricevuta il 14 maggio 2009, il subject esatto e' "Saluti da Monaco di Baviera".... La vicenda dei "nemici" e' in un altro passaggio non riportato. > Come sai in Italia per il deposito di brevetti non c'e' esame, quindi > l'esame di fatto ha luogo in tribunale nel momento in cui un concorrente > lo infringe oppure, invece di chiedere licenza, decide di attacca rlo > per nullita' (basta che trovi un documento [con data] in una biblioteca > coreana, che ne demolisca la novita'/inventivita'/etc. :-) Anche per > questo di solito si preferisce depositare un brevetto europeo (se non > altro ha luogo una ricerca, un esame ed un periodo di opposizione dove i > concorrenti cercano di farlo a pezzi, prima di cominciare a pagare delle > annualita' per un pezzo di carta straccia :-) > Il software viene tranquillamente brevettato quotidianamente (basta > evidenziarne il carattere tecnico, interpretando il sw come soluzione ad > un problema tecnico attaccandoci un po' di hardware + girando la > frittata in metodo/processo/etc. etc. per superare le limitazioni > dell'art 52 della EPC che dice che il software non e' brevettabile "as > such", quindi viene brevettato tranquillamente "non in quanto tale" :-). > Come dicevi tu all'EPO viene depositato e concesso di tutto (poi se vai > a vedere i brevetti concessi, scopri che durante > l'esame/opposizione/etc. la maggior parte delle volte le rivendicazioni > vengono talmente limitate (picture claim) che se uno aveva chiesto di > brevettare un'intera bicicletta, alla fine si ritrova a pagare > annualita' per un pedale o per una fotografia di una particolare > implementazione che e' tranquillamente superabile leggendo appunto le > rivendicazioni e cambiando una virgola. Alla concessione del brevetto il > mandatario manda fattura e festeggia col cliente il grosso successo, > tralasciando i dettagli :-) > > In pratica, mentre in Italia di software viene brevettato poco o nulla > (tanto l'invenzione e' comunque di proprieta' dell'azienda e quindi i > dipendenti che si fanno vivi con idee delle notti insonni vengono messi > in attesa di risposta) in Germania invece si brevetta qualsiasi > stupidaggine (la legge tedesca prevede che se l'azienda non brevetta > entro un certo periodo di tempo, il dipendente ha diritto a depositare > il brevetto per conto suo, creando un rischio per l'azienda di un > potenziale concorrente in casa che si mette poi a chiedere licenza per > qualcosa sviluppato durante l'orario di lavoro e con i mezzi messi a > disposizione dall'azienda :-) Quindi di fatto si brevetta di tutto (e' > c'e' molto lavoro per i mandatari :-), ma poi per molti brevetti non > vengono piu' pagate le annualita' dopo i primi anni ... > > A dire il vero di invenzioni che valgono qualcosa in azienda ne vengono > brevettate ben poche, la maggior parte va a fare numero e peso > nell'ambito di cross licence agreements tra le grosse aziende (design > freedom per i propri dipendenti). Viene cosi' impedito ai piccoli di > affacciarsi serenamente sul mercato (pensa che ci sono aziende che > giorni prima di ogni gara mandano lettere terroristiche con minacce di > azioni legali ai concorrenti invitandoli piu' o meno cortesemente a > ritirare la propria offerta in quanto infringe loro brevetti (in > allegato una lista di pagine con numeri di brevetti, non esaminabile > cosi a breve termine :-) .... l'allegato ovviamente non lo posso pubblicare.